In questo articolo parliamo di come la preparazione al parto mediante ipnosi e autoipnosi produca notevoli benefici, non solo per la neomamma ma anche per il bambino.
Per la donna che deve partorire, l’unica certezza, tramandata da generazioni, se non addirittura sotto forma di maledizione divina, è che sentirà dolore!
Il parto rappresenta sicuramente un’esperienza unica nella vita di una donna. In particolare, il dolore da parto è una delle grandi preoccupazioni delle future mamme e viene infatti descritto come uno dei più intensi dolori di cui si può fare esperienza.
Nonostante questo timore, molte donne, in tutto il mondo, oramai cercano di evitare l’uso intensivo di farmaci per le gestione del dolore nella gravidanza.
E’ chiaro come in questo tipo di avvenimento dalle diverse sfumature, L’IPNOSI si inserisce come STABILIZZATORE NON INVASIVO, degli umori e delle sensazioni dolorifiche.
Una delle più antiche ed efficaci applicazioni mediche dell’ipnosi riguarda infatti il controllo del dolore.
Nella nostra pratica clinica i risultati ci hanno mostrato come le donne che hanno avuto una preparazione al parto mediante ipnosi abbiano un travaglio molto più breve e percepiscono la durata totale del parto minore rispetto a coloro che non l’hanno. A ciò si aggiunge una sostanziale riduzione del dolore, che riescono a farlo diventare una pressione facilmente controllabile.
Il dolore è fondamentale per la sopravvivenza
Il dolore acuto è una risposta naturale e sana dell’organismo, un sistema di difesa usato dal nostro corpo per comunicare una lesione in un tessuto al fine di evitare un danno.
E’ quindi fondamentale ascoltarlo per scoprire le cause e trovare i rimedi adeguati per eliminarlo e ritrovare così la salute e il benessere.
Questo segnale fisiologico è un sistema di difesa indispensabile, tanto da essere considerato il quinto parametro vitale.
Quando questo segnale d’allarme si auto mantiene perdendo il significato iniziale, si parla di dolore cronico, un dolore che persiste anche dopo che la causa che l’ha prodotto si è risolta. Un dolore che diventa quindi inutile e disfunzionale e che può interferire negativamente nella vita della persona.
Il dolore durante il parto ha una valenza e caratteristiche uniche in natura: è l’unico dolore che non sia sintomo di malattia, ma il segnale del progredire di un evento biologico e fisiologico importantissimo, che porta alla continuazione della specie.
É utile eliminare il dolore durante il parto?
Il parto rappresenta un’esperienza dolorosa e molto impegnativa, ma rimane comunque un’esperienza tanto utile nel percorso di vita di una donna.
Alcune donne però manifestano una vera e propria FOBIA PER IL PARTO, che in alcuni casi estremi porta la coppia ad evitare le gravidanze.
L’ipnosi e l’autoipnosi vanno applicate sia in tali casi estremi, sia nei casi molto frequenti in cui durante il travaglio il dolore supera certi limiti, quando il dolore e la stanchezza sono troppo intensi o durano da troppo tempo,
In questi casi l’ipnosi risulta essere un’ottima alternativa rispetto all’analgesia farmacologica, o addirittura in qualche caso, al ricorso ad un taglio cesareo esclusivamente per paura del parto naturale.
Con l’autoipnosi la futura mamma ha PIENA LIBERTÀ di applicare la tecnica e la applicherà soltanto se sarà veramente indispensabile e comunque solo per il tempo strettamente necessario.
Preparazione al parto mediante ipnosi e autoipnosi
L’ipnosi è il metodo analgesico naturale per eccellenza durante il parto.
L’ipnosi è valutata come la più valida terapia analgesica senza somministrazione di preparati chimici.
Alla componente fisica del dolore, legata ad uno stimolo doloroso che raggiunge il cervello attraverso vie nervose ben precise, si unisce il vissuto emotivo, sul quale hanno influenza i fattori emozionali, cognitivi e affettivi.
Questa componente emotiva è in grado di modulare la componente fisica del dolore accentuandola o riducendola. Cioè tolleriamo in modo diverso il dolore a seconda delle nostre caratteristiche psicologiche, le quali rendono la soglia del dolore più o meno alta.
Ad esempio se una persona è tranquilla, informata, adeguatamente supportata e motivata sarà in grado di tollerare il dolore molto meglio di una persona spaventata, angosciata e fuori controllo.
A determinare il dolore, quindi, non sono solo le modificazioni dovute al danno fisico ma anche le caratteristiche psicologiche.
Nelle future mamme, al dolore fisico si uniscono molte componenti emozionali: la paura per sé e per il bambino che deve nascere, sensazioni fisiche prima sconosciute, la stanchezza, l’incertezza di non sapere quanto durerà il travaglio, i condizionamenti ricevuti da altre donne, la paura della separazione dal bambino, ecc…
Tutte componenti psicologiche che vengono facilmente espresse come dolore e di fatto possono aumentare di molto l’effettivo dolore fisico, rendendolo meno sopportabile.
È evidente che in sala parto la donna che gestisce meglio il dolore è quella dotata di maggior autocontrollo, che gestisce perciò al meglio questa componente emotiva e psicologica.
Autocontrollo che si può apprendere ed allenare con specifiche metodiche, e quella ritenuta più efficace in questo è l’ipnosi/autoipnosi.
Per alleviare il tuo dolore devi essere disposta a sentirlo!
La maggior parte delle tecniche utilizzate per ridurre il dolore del parto sono finalizzate non tanto a cancellarlo, quanto a modularlo.
Il dolore del travaglio è fisiologico, in quanto l’utero ha bisogno di prepararsi all’espulsione del bambino
Lo scopo dell’ipnosi/autoipnosi che noi insegniamo alle future mamme, non è quello di cancellare il dolore, quanto piuttosto di insegnare loro ad assecondarlo e accettarlo senza opporvi resistenza.
Epidurale a parte, dunque, IL MODO MIGLIORE PER SOFFRIRE MENO, è ASSECONDARE LA NATURA, lasciando che faccia il suo lavoro.
Attraverso la respirazione, posizioni che agevolino l’appianamento del collo dell’utero e la discesa del bambino, e, soprattutto, la rimozione della paura.
D’altra parte, è risaputo, a giocare un ruolo chiave nella percezione del dolore durante le ultime fasi della gravidanza sarebbe proprio la paura, capace di condizionare o quanto meno di accrescere la sofferenza provata.
PUOI PARTORIRE ESCLUDENDO LA SOFFERENZA senza ELIMINARE IL DOLORE!
In ogni donna incinta si mescolano emozioni, anche contraddittorie, di felicità, inadeguatezza, paura, confusione, se non addirittura angoscia.
Nel periodo della gravidanza viene coinvolta l’intera personalità della futura madre.
Grazie all’ipnosi è possibile trasformare la percezione del dolore e certi sentimenti spiacevoli, paure e angosce, in un’esperienza positiva e meravigliosa come è naturale che sia.
Durante l’induzione ipnotica si produce nella donna:
- un rilassamento piacevole
- una distrazione dell’attenzione dal dolore
- un’aspettativa ottimistica
- un incremento dell’autostima
Ogni persona ipnotizzabile, quando entra nello stato ipnotico, è in grado di sviluppare e sperimentare:
- una grande capacita’ di concentrazione
- capacità psicologiche e fisiche inconsuete e sconosciute
- una brillante memoria
- una forza muscolare insospettata
CI SI PREPARA AL PARTO “MEDIANTE L’IPNOSI”, NON SI PARTORISCE IN IPNOSI.
Le spiegazioni iniziali che diamo ad ogni donna, devono subito far chiarezza sugli obiettivi del corso di preparazione al parto e sul metodo che utilizziamo: ci si prepara al parto “MEDIANTE l’ipnosi”, NON si partorisce IN ipnosi.
Nella preparazione al parto mediante l’ipnosi si aiuta la donna a:
- acquisire sicurezza e self-control
- divenire attiva e collaborante nel momento opportuno
- assecondare i meccanismi naturali del parto senza contrastarli
- gestire il dolore delle contrazioni
- acquisire la conoscenza di sé e del proprio corpo
- ottimizzare la capacità di ripresa
- percepire lo stimolo doloroso, escludendo però la sofferenza.
Obiettivo prioritario nella della preparazione al parto mediante ipnosi e autoipnosi è condurre la paziente a gestire in perfetta autonomia il suo parto
Tutte le future mamme sono ipnotizzabili?
Si considera che oltre il 90% dei soggetti in generale sia ipnotizzabile e, tra questi, la donna incinta si distingue per una sensibilità di solito particolarmente accentuata.
La percentuale di ipnotizzabilità delle donne incinte oscilla secondo statistiche di ostetrici italiani e stranieri dal 90 al 95% e si è notato che una gestante sia più ipnotizzabile delle altre per l’aspettativa ansiosa che spesso la domina e la spinge a chiedere aiuto.
Nella nostra pratica clinica, che dura ormai da molti anni, non abbiamo ancora incontrato nessuna futura mamma che non sia stata ipnotizzabile e che non abbia tratto vantaggio dal parto mediante ipnosi.
Mamma disperata o mamma controllata?
Di solito riscontriamo due atteggiamenti da parte delle future mamme che si rivolgono a noi per imparare l’autoipnosi:
- SPAVENTATA E FUORI CONTROLLO
è la futura mamma che teme di non avere la capacità di controllarsi una volta arrivata al travaglio. Non ha fiducia nelle proprie risorse, e teme di soccombere alla paura, alla fatica, al dolore. Questo quadro, tutt’altro che raro in campo sanitario, può portare al momento del parto a grande sofferenza e disagio, e ha la sua massima espressione nella crisi di panico. Sul piano ormonale, la liberazione di forti quantità di ormoni dello stress, ad esempio l’adrenalina, inibisce la produzione dell’ossitocina, l’ormone che supporta le contrazioni. Per questo motivo il travaglio, caratterizzato da ansia, paura e angoscia non solo è più doloroso ma è anche molto più lungo del solito.
- SERENA E CON CONTROLLO
è la futura mamma che, nonostante le contrazioni, il dolore e tutte le modificazioni che il travaglio produce nel suo corpo, ha un buon controllo della situazione. In questa circostanza il travaglio è più spedito e i tempi si riducono notevolmente.
- in sala parto la persona che sopporta meglio il travaglio è quella dotata di maggior autocontrollo.
Autocontrollo che si può apprendere ed allenare con specifiche metodiche, la più efficiente è l’autoipnosi
L’autoipnosi maestra di self-control!
Immaginiamo che molte di voi si chiedano: “si ok, tutto bello, ma, come fa l’ipnosi a controllare il dolore del parto?”
Gli studi dimostrano che l’ipnosi aumenta anche di 10 volte la produzione di ENDORFINE plasmatiche, riducendo la sensazione del dolore e modificando le onde EEG.
Ma l’effetto analgesico più importante è sicuramente dato dalla sua capacità di modulare la componente emotivo-psicologica, abbassando o rimuovendo completamente l’ansia, con immediato aumento dell’autocontrollo e della sicurezza nelle proprie risorse.
L’ipnosi, o meglio autoipnosi, non è finalizzata, all’eliminazione del dolore. Piuttosto ti aiuta a gestire la tua parte emozionale, acquisire self-control, e aumentare l’autostima. In questo modo, viene meno anche la paura, spesso responsabile di travagli faticosi e decisamente dolorosi.
Durante le sedute preparatorie, insegniamo alla donna le tecniche per arrivare alla AUTO-suggestione ipnotica e, di conseguenza, alla AUTO-modulazione del dolore.
Al contempo, si insegna ad accelerare la fase del travaglio con esercizi mirati ad agevolare la dilatazione dell’utero e l’elasticità del perineo.
Infine, ma non di secondaria importanza, la futura mamma ha la possibilità di conoscere meglio il proprio corpo e la sua capacità di sopportazione del dolore.
In altre parole, e a dispetto di quello che si potrebbe pensare, la partoriente viene messa nella condizione di MODULARE IL LIVELLO DI DOLORE DA SOLA pur rimanendo vigile nella percezione di ciò che le sta accadendo.
Anche il feto trae benessere dall’ipnosi
Il benessere fetale durante l’ipnosi è stato studiato e documentato con le consuete metodiche oggi disponibili: i tracciati cardiotocografici, lo studio dei movimenti fetali e respiratori in ecografia, il color doppler dell’arteria ombelicale, il punteggio Apgar e ancora altri indici.
In corso di ipnosi con profondo rilassamento si osserva un netto aumento dei movimenti attivi del feto, correlabili al maggior afflusso ematico alla placenta provocato dalla grande vasodilatazione.
Nel travaglio mediante autoipnosi si riduce non solo il dolore, ma migliorano l’outcome della partoriente e i parametri vitali del neonato.
L’ipnosi nel parto cesareo
L’ipnosi risulta efficace anche nel caso di taglio cesareo, divenendo una valida alternativa ai protocolli farmacologici e non solo nell’atto chirurgico.
Infatti è ormai accertato che il trattamento ipnotico migliora la qualità della fase postoperatoria e del recupero, innalzando la soglia del dolore e diminuendo, di conseguenza, l’uso dei farmaci, stimolando la ripresa delle funzionalità in modo più rapido e completo.
Per quanto riguarda l’applicazione dell’ipnosi nel parto dobbiamo moltissimo al medico ginecologo italiano Giampiero Mosconi, che per primo in Italia, negli anni ’50 del Novecento ha assistito un parto naturale e un taglio cesareo con la tecnica ipnotica.
Il Royal Baby, il futuro Re d’Inghilterra è nato con l’ipnosi
Il Royal Baby, cioè il FUTURO RE GIORGIO (GEORGE) D’INGHILTERRA, figlio della duchessa Kate e del principe William, è nato con l’ipnosi, così come i suoi fratelli e suo cugino Archie.
L’Hypnobirthing gode di grande popolarità nel Regno Unito, così che viene regolarmente praticato negli ospedali
E se anche le duchesse KATE MIDDLETON E MEGHAN MARKLE, che potrebbero scegliere le più avanzate ed esclusive quanto costose forme di assistenza, hanno voluto proprio la tranquilla e semplice AUTOIPNOSI per tutte le loro gravidanze e per il parto, allora una ragione ci sarà!
L’ipnosi si afferma sempre più come la psico-tecnica migliore per la gravidanza e il parto, come anche una tecnica molto efficace nel supporto e nella risoluzione psicologica di molte problematiche e allo stesso tempo come generatore e stabilizzatore del benessere sia psichico che fisico.
PREPARATI ALLA MATERNITÀ CON MYIPNOSI
Per aiutare le future mamme ad affrontare la maternità abbiamo creato una sezione ad hoc in cui inseriamo tracce ipnotiche non solo per affrontare la paura del parto ma anche per preparare il corpo ad accogliere il proprio bambino e sostenere la neo-mamma nel periodo post-partum per affrontare la stanchezza e le eventuali emozioni negative che possono emergere.