Sebbene in psicologia esistano molte definizioni, l’autostima può essere sostanzialmente ricondotta a ciò che pensiamo e sentiamo su noi stessi e al valore che ci riconosciamo in quanto persone.
Si parla di buona o alta autostima quando una persona ha un buon rapporto con se stessa, riconosce le proprie risorse e i propri limiti avendo una corretta percezione di sé che le permette di affermare i propri bisogni e i propri desideri nel rapporto con gli altri per perseguire il proprio benessere.
Al contrario si parla di cattiva o bassa autostima quando una persona si considera difettosa al cospetto degli altri e alle sfide della vita, cosa che la porta a sentirsi spesso inadeguata, inferiore, non all’altezza e non amata generando emozioni di scoraggiamento, sfiducia, vergogna, insoddisfazione e un atteggiamento critico fino, nei casi più estremi, rassegnazione e isolamento sociale.
Erroneamente molti pensano che l’autostima si basi sul successo e sul riconoscimento sociale: se veniamo elogiati nello studio, nel lavoro, nelle relazioni o nello sport, ad esempio, l’autostima dovrebbe crescere, ma questo spesso non avviene.
Il motivo dipende dal fatto che il valore che diamo a noi stessi non è fondato sulle idee o i riconoscimenti, ma su forti emozioni vissute che hanno generato in noi convinzioni profonde e credenze ben radicate, a volte inconsce, che ci negano la possibilità di riconoscere le nostre risorse e potenzialità anche quando i risultati ottenuti le evidenziano.
Al contrario la nostra presente condizione di fiducia in noi stessi e di equilibrio non è il risultato di ciò che abbiamo imparato, ma di ciò che abbiamo sperimentato.
Non è il bambino a cui si è parlato dell’amore, ma il bambino che lo ha provato che diventa un adulto sano e con buona autostima.
Per migliorare la bassa autostima diventa quindi fondamentale un lavoro interiore in cui si rivivono nuove emozioni, si scardinano le credenze, i pensieri, gli atteggiamenti inadeguati per sostituirli con altri capaci di valorizzare il proprio potenziale, sviluppare buone relazioni sociali, accettare i limiti, sviluppare resilienza e nutrire la fiducia di riuscire ad ottenere i risultati desiderati.
Attraverso l’ipnosi è possibile quindi lavorare su questi aspetti profondi, sui 9 pilastri che la sostengono, e in particolare l’ipnosi risulta un valido aiuto per:
1. cambiare le convinzioni limitanti;
2. modificare l’immagine di sé;
3. sviluppare resilienza;
4. alimentare la capacità di accettare se stessi;
5. riconoscere i propri valori;
6. gestire le emozioni spiacevoli;
7. rimuovere gli ostacoli interiori;
8. potenziare un atteggiamento assertivo verso gli altri;
9. nutrire un sentimento di fiducia e di positività nei confronti della vita.
Myipnosi ti offre l’Area Migliora l’autostima dove sono raccolte le tracce ipnotiche specifiche dedicate a questa tematica.
Inoltre abbiamo creato il Percorso Migliora l’autostima: si tratta di un programma completo di tracce ipnotiche; ognuna da ascoltare giornalmente e che vanno a trattare nello specifico i punti descritti sopra e integrando altri aspetti fondamentali nel miglioramento dell’autostima, ossia gestire le emozioni, realizzare gli obiettivi e potenziare le performance.
Se senti di aver bisogno di rafforzare ogni aspetto della tua autostima ti consigliamo di seguire il percorso completo; se al contrario senti di aver bisogno di lavorare solo su singoli aspetti dove ti senti più debole, puoi scegliere le tracce ipnotiche specifiche finalizzate a migliorarli o a superarli.
In bocca al lupo!