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Gestire il dolore cronico con l’ipnosi

Gestire il dolore cronico con l’ipnosi 1Il dolore cronico rappresenta uno dei motivi più comuni per cui vengono ricercate le cure mediche ma, nonostante venga trattato con analgesici e terapie fisiche di vario genere, esso spesso persiste, provocando di conseguenza ulteriori sofferenze, limitazioni fisiche e stress emotivo. 

A differenza del dolore acuto che è una risposta naturale e sana dell’organismo, un sistema di difesa usato dal nostro corpo per segnalarci che qualcosa non va e che cessa una volta che la parte dolorante viene adeguatamente trattata o rimossa, il dolore cronico è un dolore patologico della durata superiore ai 6 mesi. Esso diviene disfunzionale in quanto persiste anche dopo che la causa che l’ha prodotto si è risolta, rappresentando pertanto un segnale inutile e che interferisce negativamente in ogni attività della giornata.

Si stima che il dolore cronico interessi un’alta percentuale della popolazione e che solo in Italia siano

  • 4 milioni le persone che soffrono per cefalee croniche primarie
  • 2 milioni per mal di schiena (Low Back Pain)
  • 500 mila per dolore neuropatico
  • 200 mila per dolore oncologico.

A differenza di quello che comunemente si pensa, l’intensità del dolore percepito non è determinato solo dallo stimolo fisico che lo causa, ma rappresenta la somma di una serie di variabili quali:

  • Personalità: ogni persona può avere una soglia di tolleranza diversa; di fronte allo stesso tipo di dolore persone diverse possono percepirlo con maggiore o minore intensità;
  • Tensione: la presenza di un dolore cronico porta il corpo a reagire per proteggersi attraverso la creazione di una tensione muscolare e nervosa che nel suo protrarsi accentua ancor di più la sensazione dolorosa;
  • Emozione: il dolore è un compagno antipatico e fastidioso che porta la persona ad opporvisi e a vivere una costante emozione di sconforto, ansia o rabbia; queste emozioni tese a combattere il dolore producono l’effetto opposto rendendolo ancor più forte e persistente;
  • Aspettativa: chi soffre di un dolore cronico, di solito effettua dei continui controlli preventivi per verificare se il dolore sia presente nel proprio corpo e in quale misura; questi controlli portano ad accorgersi delle sensazioni dolorose e aumentarne la sua percezione;
  • Vantaggi secondari: il dolore cronico può provocare dei vantaggi secondari in termini di attenzione e affetto dimostrato da parte delle persone care che circondano chi ne soffre: suscitare la loro preoccupazione può far sentire il calore di chi ci vuole bene e a volte, in modo del tutto inconsapevole, può essere un modo a cui ci si attacca per sentire e ottenere l’attenzione e l’affetto che desideriamo.

“Lavorare” sul dolore cronico significa quindi intervenire sui diversi aspetti che lo compongono, eliminando da una parte tutti gli elementi che accentuano la sua percezione e dall’altra insegnando delle tecniche per creare distensione e stimolare la capacità analgesica del nostro cervello.

Anche se dal punto di vista neurologico non è ancora ben chiaro quali siano tutti gli elementi che intervengono in questa capacità analgesica, sembra che un ruolo determinante sia svolto all’attivazione di una serie di fibre nervose deputate specificatamente a inibire la percezione del dolore. Queste fibre possono attivarsi ad esempio in caso di un incidente in cui il dolore, nonostante ferite profonde o lesioni gravi, non viene percepito nella sua massima intensità fino all’arrivo dei soccorsi o quando si stimola un’anestesia locale attraverso un training ipnotico mirato per piccoli interventi chirurgici e odontoiatrici.

Numerosi studi scientifici pubblicati su autorevoli riviste mediche e psicologiche riportano quanto l’ipnosi sia un efficace coadiuvante nel trattamento del dolore cronico in grado di provocare una consistente diminuzione dell’intensità del dolore, una migliore gestione degli effetti collaterali dovuti a terapie farmacologiche o di altro genere e una migliore qualità della vita.

L’ipnosi nel controllo del dolore comporta un’induzione ipnotica in grado di produrre un senso di rilassamento e comfort, analgesia e in alcuni casi anestesia delle parti doloranti con suggestioni post-ipnotiche finalizzate a creare velocemente uno stato di benessere attraverso l’utilizzo di segnali semplici, come un piccolo gesto o immagini mirate.

L’ipnosi inoltre non soltanto è in grado di alleviare il dolore ma consente di lavorare sugli aspetti psicologici cognitivi ed emotivi che accompagnano la sindrome dolorosa e risulta efficace nei seguenti tipi di dolore cronico:

  • Cefalee croniche primarie (emicraniacefalea di tipo tensivocefalea a grappolo)
  • Mal di schiena (Low Back Pain)
  • Fibromialgia
  • Algie Orofacciali
  • Dolore oncologico

In myipnosi, nella sezione Rafforza la salute, potete trovare la traccia ipnotica La gestione del dolore cronico finalizzata a insegnare una tecnica efficace per gestire e alleviare i diversi tipi di dolore cronico in modo che il livello di intensità si abbassi e non interferisca sulle attività giornaliere.

In futuro, inseriremo ulteriori tracce ipnotiche su tale argomento in modo che possiate acquisire ulteriori tecniche nella gestione del dolore e trattare ed eliminare gli elementi coinvolti che ne accentuano la sua percezione.

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INDUZIONE

L’induzione è la fase di accompagnamento in uno stato ipnotico che, attraverso una combinazione di suggestioni, ti guida gradualmente in uno stato di rilassamento profondo che rende la mente più ricettiva. 

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