Ansia e Ipnosi
Cos’è l’ansia? Cosa sono gli attacchi di panico? Perché le persone ne soffrono? Quali sono le cure? Quando è necessario ricorrere all’ipnosi? In questo articolo esamineremo tutte queste domande e ti forniremo consigli su come gestire i sintomi e superare questi disturbi.
Cosa sono l’ansia e gli attacchi di panico
Il disturbo d’ansia, a volte accompagnato da attacchi di panico, è uno dei disturbi psicologici più diffusi e porta la persona che ne soffre a vivere una costante sensazione di allerta, fastidiosa e pervasiva, che nei casi più gravi può limitare molte attività quotidiane come andare al lavoro, fare la spesa, guidare e stare in mezzo agli altri.
L’ansia generalizzata è apparentemente priva di una causa specifica; spesso la persona si sente irrequieta, stordita e agitata e spesso ha difficoltà a concentrarsi e non riesce a capire come mai è comparsa in quanto apparentemente “tutto va bene”.
Di solito l’elemento più fastidioso dell’ansia è l’incapacità di controllarla. L’intensità può variare di giorno in giorno o all’interno della stessa giornata, e può comparire improvvisamente senza preavviso. La persona tenta perciò di combatterla in tutti i modi, ma con risultati scarsi o nulli, o addirittura con effetti controproducenti che provocano un aumento della sua intensità e una maggiore frequenza. Si instaura così un circolo vizioso che porta la persona a preoccuparsi anticipatamente dell’ansia ancora prima che compaia, innescando la cosiddetta paura della paura. A questo punto può temere che il malessere non l’abbandoni e, a volte, che il disturbo sia una malattia incurabile. Convinzione inesatta e fuorviante.
Se anche tu hai alimentato questa convinzione è importante che tu sappia che l’ansia in fondo nasce dalla paura, un’emozione innata, che fa parte quindi della natura umana e ha lo scopo di segnalare al nostro organismo un potenziale pericolo per prepararsi ad affrontarlo al meglio.
Il problema, nel disturbo d’ansia, è che il sistema di allarme è andato in tilt e tende a scattare anche in assenza di reali minacce.
Quando l’ansia raggiunge livelli di intensità molto elevati può presentarsi l’attacco di panico caratterizzato da una sensazione improvvisa di paura, terrore o apprensione, spesso accompagnato da battito cardiaco accelerato, respiro corto o sensazione di soffocamento.
I sintomi dell’ansia e attacchi di panico
L’ansia e gli attacchi di panico possono essere vissuti come una risposta fisica ed emotiva a ciò che accade nella vita.
I sintomi fisici dell’ansia e degli attacchi di panico possono includere:
- tremori,
- sudorazione,
- battito cardiaco accelerato,
- vertigini,
- palpitazioni,
- tensione muscolare,
- nausea,
- mancanza di respiro;
- mal di testa.
I sintomi emotivi possono includere:
- perdita di controllo
- sensazione di essere sopraffatti,
- senso di impotenza,
- sensazione di essere intrappolati,
- paura di morire,
- paura di diventare pazzi.
Le cause dell’ansia e degli attacchi di panico
La causa esatta degli attacchi d’ansia e di panico è sconosciuta e non è sempre chiaro perché si verifichino. Si ritiene che l’ansia sia causata da una combinazione di fattori che possono includere: genetica, ambiente, salute psicologica, alcuni farmaci, dieta e modelli di sonno.
La genetica può essere un fattore che predispone a questo tipo di disturbi: se una persona ha una storia familiare di ansia, è più probabile che ne soffra.
L’ansia può anche essere causata da uno squilibrio dei neurotrasmettitori, le sostanze chimiche responsabili della regolazione dell’umore.
Anche i fattori ambientali possono contribuire all’ansia, come crescere in un ambiente caratterizzato da stress, abusi o traumi frequenti.
Anche la salute psicologica può avere un ruolo nello sviluppo dei disturbi d’ansia, come una bassa autostima o una visione negativa della vita.
Alcuni farmaci come i betabloccanti, le benzodiazepine, gli SSRI e i corticosteroidi possono causare ansia.
Rimedi e trattamenti per l’ansia e gli attacchi di panico
Il trattamento dell’ansia verte su una combinazione dei seguenti interventi:
- Migliorare la routine quotidiana: quando la causa che provoca l’ansia è lo stress può essere di aiuto rivedere le attività e gli impegni giornalieri in modo da ristabilire un buon equilibrio che possa permettere alla persona di ricaricarsi e rilassarsi.
- Dormire a sufficienza: il sonno regola la produzione di alcuni ormoni che possono aiutare a ridurre le sensazioni ansiogene. Quando non si dorme a sufficienza, si prova un’ansia di rimbalzo che può protrarsi per tutta la giornata. Purtroppo infatti il disturbo può incidere sulla qualità del sonno e provocare insonnia.
- Praticare tecniche di rilassamento (corporee, comportamentali e mentali) come ad esempio la meditazione, la mindfulness, il training autogeno, lo yoga può aiutare a ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi.
- Rafforzare il proprio network sociale: avere una forte rete di sostegno, o persone a cui rivolgersi per chiedere aiuto, può aiutare a ridurre i sentimenti di ansia soprattutto quando associati a un’emozione di isolamento e solitudine.
- La terapia farmacologica: può essere utile quando l’ansia interferisce con le normali attività quotidiane. Attenzione! Di per sé non rappresenta una cura, in quanto è utile ad alleviare i sintomi, ma non le cause, di conseguenza non permette alla persona di entrare in contatto con la vera fonte del proprio malessere, che quindi persiste.
- la psicoterapia: particolarmente utile quando i disturbi interferiscono con la vita quotidiana. La psicoterapia èfinalizzata a ricercare e analizzare il significato profondo dell’ansia, per trovare quindi la radice del problema e risolverlo.
- L’ipnosi: oltre a favorire il rilassamento corporeo e mentale, l’ipnosi punta ad affrontare e modificare i pensieri, i comportamenti e gli schemi cognitivi e comportamentali che impediscono alimentano il disturbo e consente di imparare nuove strategie per gestire l’ansia e gli attacchi di panico.
L’ipnosi come rimedio per l’ansia e gli attacchi di panico
La ricerca scientifica attesta che l’ipnosi risulta un metodo molto efficace per ridurre il disturbo d’ansia, soprattutto quando viene utilizzata nel contesto di una psicoterapia.
Quando ci chiede aiuto una persona che soffre d’ansia per prima cosa gli diciamo che l’ansia di per sé non è il problema. L’ansia è “solo” un sintomo e come tutti i sintomi sta indicare che da qualche parte nel sistema si trova il problema.
L’ansia è come la spia che si accende nel cruscotto dell’auto; non dobbiamo preoccuparci della spia ma di cosa essa ci indica: se è la spia della benzina ci indica che è finito o sta per finire il carburante, se è la spia del motore potrebbe indicarci che c’è un guasto, se è quella della batteria idem, e così via … E il problema non si risolve cercando a tutti i costi di spegnere la spia o distraendoci per non vederla, ma andando a risolvere il problema che essa indica. Una volta che il problema è risolto la spia si spegne spontaneamente!
La stessa cosa succede con la spia ansia.
Ma dato che siamo umani e ci piacciono le complicazioni, noi a volte se non ci sono le creiamo!
Infatti spesso, indipendentemente dalla cause che hanno generato l’ansia, essa rimanere attiva anche quando non c’è più motivo, la persona in qualche modo la alimenta, entrando così in quel circolo vizioso della cosiddetta paura della paura (che forse anche tu conosci fin troppo bene).
Il trattamento dell’ansia mira quindi a individuare le cause e a spezzare questo circolo vizioso, e l’ipnosi in tutto questo è di un grande aiuto.
Il “lavoro” ipnotico in tale ambito aiuta a sviluppare la capacità di:
- gestire l’attacco di ansia o di panico e a ristabilire velocemente l’equilibrio psicofisico;
- rilassare il corpo e la mente;
- trattare i pensieri e i sentimenti ansiogeni imparando a sentirsi a proprio agio con essi;
- trasformare la tensione nervosa in distensione e calma;
- sviluppare consapevolezza per discriminare la paura, sana e naturale, dall’ansia, inutile e disturbante;
- controllare i propri comportamenti distaccandosi dai sentimenti ansiosi sottostanti.
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